Stig Engstrom, un tossicomane con precedenti penali, legato agli ambienti della destra svedese ma senza particolari ruoli è stato riconosciuto come esecutore materiale, nel febbraio del 1986, dell’omicidio del leader socialdemocratico Palme.
Engstrom muore suicida nel 2000.
Olof Palme, leader tanto carismatico quanto controverso. Punta di riferimento della sinistra europea, convinto sostenitore di un nuovo welfare (dalla culla alla tomba) percorribile attraverso un nuovo sistema di redistribuzione della ricchezza. Fortemente avversario dell’apartheid in Sudafrica sempre vicino ai popoli in lotta per la libertà e l’autodeterminazione.
Un vero riformatore, odiato e avversato dalla destra svedese come da quella europea e internazionale (italiana compresa). La gestione dell’indagine, con tutti i colpi di scena susseguitasi ancora oggi lasciata ombre e dubbi sui servizi segreti svedesi e non solo.
Quest’affrettata chiusura dell’indagine certamente non aiuta alla ricerca della verità.
L’omicidio di Olof Palme resta una ferita ancora aperta!
S.E.